Il Ciclone di Natale spacca l’Italia in due: maltempo, freddo e neve al Nord, mite al Sud
Nel corso delle prossime ore, il centro del ciclone si sposterà sul Mar Tirreno Centrale con una pressione di circa 999 hPa (o millibar, che equivalgono): da questa posizione sarà in grado di richiamare forti correnti di Bora, Grecale e Levante verso la Pianura Padana, l’Alto Adriatico, le Marche, la Toscana e la Liguria, mentre un intenso Scirocco spirerà sul resto della nazione.
Freddo al Nord, temperature in aumento al Sud
La diversa origine dei venti, unita alla posizione del ciclone, contribuirà a creare una chiara separazione meteorologica del Paese durante questo Natale: nella Pianura Padana si registreranno basse temperature con massime attorno ai 5°C e qualche fiocco di neve a bassa quota, specialmente in Emilia e Piemonte; da Roma in giù, invece, il termometro supererà i 15°C, con ampi spazi soleggiati tranne per addensamenti in Sardegna e sulla costa ionica.
Di conseguenza, sperimenteremo un Natale diviso in due: particolare attenzione andrà prestata alla forte Bora sull’Alto Adriatico e al potente Grecale o Tramontana anche sulla Liguria di Levante, insieme alla neve a bassa quota che tornerà in serata sul Piemonte (incluso le colline torinesi), e ovviamente prudenza anche in mare aperto con onde di 3-4 metri nel settore settentrionale del Mar Adriatico e sul Mar Ligure al largo.
Inoltre, è fondamentale prestare particolare attenzione in Emilia Romagna per la piena dei fiumi, con un’allerta meteo che raggiunge il livello rosso, il massimo.
Un Natale quindi di maltempo su metà Paese, ideale per giocare a tombola e godere di momenti sereni con i nostri cari: “Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi”.
Il miglioramento
Santo Stefano porterà, al contrario, un netto miglioramento: le ultime precipitazioni sul Piemonte sono attese fino al mattino, mentre “sgocciolerà” ancora durante la giornata sulla fascia adriatica e sulle Isole Maggiori; successivamente, la pressione aumenterà rapidamente dai 999 hPa del Natale ai 1018 hPa del venerdì sul Mar Tirreno, passando dai 1015 ai 1026 hPa anche sulla Pianura Padana.
Questo straordinario incremento della pressione in 24 ore, +19 hPa sul Tirreno Centrale e +11 hPa sul Nord Italia, farà salire il nostro barometro, più velocemente di una Ferrari! Un miglioramento fulmineo che ci regalerà tanto sole per l’ultimo weekend del 2025.
Fine settimana soleggiato
Da sabato in poi, quindi, vivremo una fase di alta pressione caratterizzata da tanto sole e giornate splendide, senza nebbie e senza vento, ma con un significativo incremento della quota dello zero termico in montagna; è necessario prestare attenzione al rischio di valanghe, già “forte” sulle Alpi piemontesi: con un ulteriore innalzamento delle temperature, la grande quantità di neve accumulata negli ultimi giorni potrebbe scivolare a valle in modo spontaneo. Un pericolo concreto, purtroppo.
Fine dell’anno con il sole
In sintesi, il 2025, dopo un’ultima fase di maltempo, si congeda con il sole, sebbene un’ondata di vero gelo dalla Russia sia già in arrivo per il Nuovo Anno: la prima settimana di gennaio 2026 potrebbe regalare paesaggi imbiancati anche in pianura al Centro-Sud, una proiezione estrema per l’anno a venire.
Nel dettaglio
Giovedì 25. Al Nord: maltempo, allerta in Emilia Romagna, neve a bassa quota. Al Centro: instabile su Toscana, Lazio e Marche; neve in Appennino. Al Sud: qualche pioggia, soprattutto sulle ioniche.
Venerdì 26. Al Nord: miglioramento. Al Centro: instabile con qualche piovasco sulle adriatiche. Al Sud: qualche pioggia, in particolare in Sardegna e sulla fascia ionica.
Sabato 27. Al Nord: soleggiato. Al Centro: soleggiato. Al Sud: qualche piovasco sulle Isole Maggiori, bello altrove.
Tendenza: torna l’alta pressione con prevalenza di sole, possibile ondata di gelo russo dopo Capodanno.