Filippo Caprioglio, il sarto dell’architettura che progetta residenze per l’anima
storie di interni
La casa di Monfumo progettata da Caprioglio. Foto stefano@stefanoscata.com
Le abitazioni rappresentano spazi dell’anima. O come esprimerebbe il filosofo Emanuele Coccia, costituiscono l’evento morale per eccellenza, un artefatto psichico prima che architettonico che ci permette di trovarci tra oggetti e persone, un luogo di interazione e costruzione di esistenze private e collettive. Per Filippo Caprioglio, nato nel 1971 e con uno studio internazionale, dal 2001 docente di Composizione architettonica alla Syracuse University e all’University of Maryland, nonché professor of Practice alla Drury University in Missouri, premiato per il progetto dello Spazio Berlendis a Venezia a New York e recentemente insignito di una menzione speciale dalla giuria del Premio IN/ARCH, le case e le residenze unifamiliari rappresentano il suo principale mezzo espressivo, trasposizione della sua formazione duplice, italiana e americana, ricca di riferimenti ai protagonisti della scena internazionale, in particolare a Steven Holl.
La casa F+T+3 a Mogliano Veneto.
Il volume Sette case sette storie pubblicato da Linea edizioni per commemorare i vent’anni di carriera dell’architetto di Mirano, classe 1971, Filippo Caprioglio. Curato da Alessia Delisi con la prefazione del critico d’architettura Luigi Prestinenza Puglisi, narra, attraverso una serie di interviste, il processo progettuale, creativo ed emozionale che porta alla realizzazione di un’abitazione. Soprattutto quando è concepita per altri. Il legame con i committenti rappresenta infatti il fulcro, non il limite, di questa intima dialettica.
Casa M+ML+R a Pordenone. Foto di Paolo Belvedere
Il risultato è che ogni abitazione diventa una storia unica: dal Casin di un storico palazzo veneziano a una casa “stellare” dedicata a un giovane sognatore in Romania, da un castello contemporaneo a Cittadella a un’abitazione di lusso in Veneto. Il filo invisibile che le unisce è, come riportato nel libro, “l’esistenza di narrazioni autentiche, composte da sogni, discussioni, colpi di scena; la volontà di non cedere alle lusinghe di materiali di tendenza, l’invito a “guardare dentro”.
Interno ed esterno nella Casa P+E+3, Cittadella. Foto di Paolo Monello
«Le abitazioni di Caprioglio sono caratterizzate da uno spazio che definirei trasparente nel senso che, se ci si trova all’esterno, c’è una vetrata che ci consente di osservare un interno che ci porta a un’altra vetrata posizionata nel muro opposto attraverso la quale si rivede l’esterno. Questa trasparenza visiva esalta lo spazio costruito, privandolo dei suoi rigidi confini. E ci racconta che l’architettura è un rapporto con il suo contesto in un continuo gioco di sguardi», scrive infatti il critico Luigi Prestinenza Puglisi.
L’interno della Casa M+ML+R, Pordenone. Foto di Paolo Belvedere
Il volume presenta progetti come la villa di Mogliano Veneto (casa di lusso più bella d’Italia nel 2021), la casa di mattoni Casa P+E+3 di Cittadella, quella di Pordenone che richiama l’architettura della Mitteleuropa con la sua copertura metallica. Ma anche un’abitazione nel secentesco Palazzo Lezze a Venezia, dove si trovano la facciata e i decori dell’architetto barocco Baldassare Longhena, o la Casa G+S+2 in provincia di Treviso (i nomi dei progetti sono le iniziali dei committenti più eventuali figli), dove la cucina è realizzata con pareti e tetto in vetro, mentre la cantina è scavata nel terreno. Geometrie che vivono armoniosamente, e con carattere, l’intorno imponendosi, o meglio cercando una relazione, con materiali, giochi di luci e ombre, texture diverse, ma anche immaginando come possano apparire in un futuro possibile.
La Casa P+E+3 a Cittadella. Foto di Paolo Monello
Il libro presenta inoltre due progetti ancora in fase di realizzazione: uno in provincia di Treviso, l’altro in Romania, nella città universitaria di Ia?i, con un focus sulla biofilia e l’importanza di progettare spazi verdi (colore preferito di Caprioglio). Sette case sette storie è quindi un ritratto filosofico e architettonico di un progettista che si definisce un sarto dell’architettura, per cui il “su misura” riguarda ogni aspetto. Caprioglio ha anche progettato oggetti tutt’ora in produzione, come un lampadario che è un vero pezzo di arte funzionale e che ricorda alcune opere dell’artista inglese Cornelia Parker.