Ozwald Boateng: Le tradizioni? Sono alla moda

Ozwald Boateng: Le tradizioni? Sono alla moda 1

, 56 anni, couturier di origini ghanesi amato dalle celebrities. Debutta nell’arredo con Poltrona Frau, vestendo la poltrona Vanity Fair con il motivo Tribal (foto Ozwald)

 

Ha creato le uniformi per la compagnia aerea British Airways, ha vestito premi Oscar come Jamie Foxx, Will Smith e Spike Lee, nel 2006 è stato insignito dalla regina Elisabetta come ufficiale dell’Ordine dell’impero britannico per il suo apporto all’industria della moda. Ozwald Boateng, stilista nato a nel 1967 da genitori ghanesi, ora debutta nell’arredo con Culture&Craft, Ozwald Boateng x , la capsule collection presentata il 16 settembre a Londra, in occasione del London Design Festival, presso il flagship store di Poltrona Frau in Fulham Road, la boutique di Ozwald Boateng in Savile Row e Harrods. «Il designer ha saputo integrare il suo background nella sartoria inglese e lo studio dei motivi africani con la nostra tradizione di design made in Italy», afferma Nicola Coropulis, ceo di Poltrona Frau.
Boateng ha “vestito” i prodotti iconici dell’azienda di Tolentino, come la poltrona Vanity Fair e il divano e la poltrona Chester, con Tribal, il suo pattern distintivo ispirato ai motivi ancestrali africani. «Ho creato una sorta di mantello-armatura degli arredi», spiega il creativo, che per la prima volta racconta la collezione. «Mi sono ispirato ai kente, gli abiti tradizionali indossati dai re in Africa, dove ogni colore ha un significato spirituale». Il designer ha trasferito nell’arredo le tecniche della moda: «Nella poltrona Vanity Fair ho espresso al meglio il mio design, stampando il pattern Tribal digitalmente su tessuto di velluto opaco; per Chester abbiamo utilizzato la goffratura a caldo su pelle Frau Nubuck, una tecnica manuale che Poltrona Frau sperimenta per la prima volta; ci sono voluti oltre sei mesi per sviluppare questo processo, il risultato è un rivestimento con una texture tridimensionale».

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«Nella poltrona Chester abbiamo goffrato a caldo la pelle», afferma il designer, «il risultato è un rivestimento tridimensionale» 

 

Il pattern Tribal arricchisce anche i nuovi accessori Beautilities di Poltrona Frau: tappeti, cuscini, carte da parati, vasi, candele e il Mancala, il gioco da tavolo africano. «La collezione si espanderà con nuovi pezzi», anticipa il sarto famoso per aver modernizzato l’abito maschile. «Un aspetto cruciale del mio lavoro è aggiornare la tradizione, un approccio che condivido con Poltrona Frau, insieme alla passione per la precisione sartoriale, l’arte e l’artigianato».

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«Per i rivestimenti ho scelto i colori caldi tifipi delle stoffe kente africane», afferma il creativo (foto Ozwald)

   
Nel 1995, all’età di 28 anni, Boateng inaugura la sua prima boutique a Vigo Street, una traversa di Savile Row, la storica via londinese dedicata alla sartoria, diventando il sarto più giovane a debuttare in questo prestigioso indirizzo: «Negli anni Ottanta il concetto di abito da uomo su misura era obsoleto, superato dal prêt-à-porter di Ermenegildo Zegna, Giorgio Armani e Valentino, che ho sempre ammirato. Ho deciso di rinnovare la sartoria classica britannica con una nuova estetica cosmopolita che riflette le mie radici ghanesi. Non è stato semplice emergere nella Londra di quegli anni, ho vissuto esperienze di razzismo, ma sono riuscito a essere valutato per le mie capacità piuttosto che per il colore della mia pelle, tanto da diventare, dal 2003 al 2007, il primo direttore creativo di colore alla guida della linea uomo di una maison parigina, Givenchy, incoraggiando altri creativi di colore a farsi avanti». Lo scorso anno Boateng ha presentato la sua prima collezione unisex, Black A.i collection, dove A.i non si riferisce all’intelligenza artificiale ma all’identità autentica, con capi progettati per ogni individualità: «Per me disegnare un abito significa stabilire una connessione emotiva con il cliente, un’empatia che non può essere sostituita da un algoritmo».

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