Cortesie per gli ospiti tra candele e cespugli in fiore
Una mise en place del brand Mrs Alice con la nuova Lake Como Collection, ispirata all’estate italiana. La tavolozza di colori punta su giallo, arancione e azzurro
Ricevere in giardino è un’arte. Ne abbiamo discusso con una delle designer di tavole più rinomate, che suggerisce di focalizzarsi su colore e semplicità, utilizzando ogni elemento con creatività. Anche la zuppiera della nonna
Tutti a pranzo all’aperto, letteralmente. La primavera, per chi ha la fortuna di possedere un giardino, rappresenta il momento ideale per una convivialità en plen air. Ma come si deve preparare una tavola all’aperto? E quali sono le tendenze attuali? Ne abbiamo parlato con Giorgia Fantin Borghi, event designer e table stylist.
Quali sono i primi aspetti a cui prestare attenzione?
«Il primo passo è la pulizia dell’area in cui si posizioneranno tavolo e sedie. In caso di un terreno poco curato, consiglio di posizionare una stuoia sotto i mobili: è facilmente reperibile a un prezzo accessibile e rappresenta un’idea graziosa per delimitare lo spazio e aumentare il comfort. Quando l’invito è per pranzo, è essenziale anche creare ombra. In mancanza di coperture, si possono sfruttare gli alberi, ma bisogna stare attenti a foglie e semi che potrebbero cadere sulla tavola: è meglio coprire i piatti e mantenere i bicchieri a testa in giù fino all’arrivo degli ospiti».
Giorgia Fantin Borghi, event designer e table stylist. Lo scorso anno è stata annoverata da Forbes Italia tra le 100 donne italiane di successo (foto Orlando Salmeri)
Consigli per la mise en place?
«Concentrarsi su colore e semplicità; non è necessario fare grandi investimenti. Su una tovaglia colorata e con una bella fantasia, ad esempio, si abbinano bene piatti semplici; viceversa, con piatti decorati è preferibile utilizzare una tovaglia bianca semplice. Il mix and match può risultare disordinato».
Se non si dispone di un numero sufficiente di stoviglie dello stesso servizio?
«Si possono mescolare senza problemi piatti diversi: basta fare attenzione a mantenere simmetria e ritmo. Se ad esempio si è in otto e si ha un servizio da sei, un’idea è utilizzare capotavola diversi dagli altri ma uguali tra loro».
Una tavola allestita da Fantin Borghi. Tovaglia in tessuto Toile de Jouy e piantine in vasi di coccio che a fine pranzo possono diventare un cadeaux per gli ospiti
Quali sono i materiali di tendenza per le tovaglie?
«Il trend attuale è l’uso di tessuti naturali come lino, canapa e cotone o scampoli di tessuto colorato da acquistare a metro; attualmente sono molto in voga sia il Toile de Jouy che i motivi geometrici degli anni Settanta. Per quanto riguarda i colori, tutti i toni del verde e del rosa sono ricercati, a cui io consiglio di aggiungere l’arancione».
Consigli per un centrotavola che abbellisca senza appesantire?
«Sono ideali delle piantine di rose o gerani in piccoli vasi di coccio, magari da alternare a dei fiori disposti in bottigliette di vetro. L’importante è che nulla ostacoli la vista tra i commensali. Se l’invito è a cena, non possono mancare le candele: rendono tutto più morbido e scenografico a un costo contenuto. In generale, poi, è consigliato usare in modo creativo ciò che si ha: una zuppiera, per esempio, può diventare un’ampia glacette. Come dico sempre, non usare è come non avere».
La collezione Petit Fleur di Villeroy & Boch. Una linea in ceramica bianca caratterizzata da un decoro floreale romantico e un po’ nostalgico