I Maestri del paesaggio uniscono Bergamo e Brescia

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Il fulcro della manifestazione è rappresentato dalla Green Square situata nella Piazza Vecchia di , un’opera a cura di Martin Rein-Cano (foto di Federico Buscarino)

 

Grow Together, crescere in armonia con il paesaggio come individui, comunità e umanità, ma anche come città. Questo è il tema di Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio, l’evento promosso da Arketipos e dal Comune di Bergamo, con il sostegno del Comune di Brescia, che nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura 2023, fino al 24 settembre presenta per la prima volta in entrambe le città lombarde installazioni, eventi, workshop e masterclass, volti a mettere in evidenza il ruolo sempre più rilevante del paesaggio per uno sviluppo sostenibile e la rigenerazione urbana, così come l’armonia tra l’essere umano, architettura e natura.

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Con il passare del tempo, le oltre 10mila piantine che coprono l’installazione saranno distribuite ai visitatori, creando spazio per sedute destinate a eventi culturali (foto di Federico Buscarino)

 
Il centro del festival è la Green Square, la Piazza Vecchia in Città Alta a Bergamo, che per questa tredicesima edizione è progettata da Martin Rein-Cano, architetto paesaggista fondatore dello studio Topotek 1 di Berlino. L’installazione Grow together, Grow green / 10k+ è una struttura modulare a forma piramidale che si sviluppa su tre livelli decorati con piantine di specie forestali tipiche della Lombardia, le quali verranno distribuite durante l’evento, invitando i cittadini a prendersene cura. «La progettazione di un giardino implica cura e apprezzamento culturale, oltre alla comprensione dell’interazione tra natura e cultura», ha osservato Rein-Cano. «In passato, la cultura progettuale ha tradizionalmente adottato un approccio positivista, persino formale e consumistico. Alla luce dei recenti sviluppi climatici e sociali, oggi il nostro modo di concepire lo spazio urbano deve essere ripensato e affrontare i temi più attuali della progettazione ambientale e degli aspetti sociali». 

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L’installazione di Olos Atelier presso l’Antico Lavatoio di Bergamo narra la storia e le trasformazioni dei paesaggi locali (foto di Alessandro Villa)

 
Per l’allestimento della piazza sono stati selezionati i prodotti outdoor di Pedrali, alla sua nona collaborazione con l’evento. La poltroncina Tribeca, progettata da CMP Design, è un accogliente richiamo al passato, una rivisitazione moderna delle classiche sedute da terrazza degli anni Sessanta realizzate in acciaio intrecciato. I tavoli Elliot, disegnati da Patrick Jouin, presentano una silhouette elegante e forme slanciate, con una colonna in alluminio di forma trilobata che si assottiglia in tre piedini che poggiano delicatamente a terra. «Come Pedrali, siamo onorati di rinnovare la nostra partecipazione anno dopo anno», afferma Monica Pedrali, amministratore delegato dell’azienda. «Siamo lieti di sostenere l’iniziativa che si svolge nelle principali piazze di Bergamo e Brescia, valorizzando il tempo di qualità trascorso negli spazi aperti, gli stessi luoghi che hanno ispirato mio padre Mario Pedrali, 60 anni fa, nella progettazione e realizzazione delle prime collezioni outdoor, settore in cui affondiamo con orgoglio le nostre radici». 

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Le poltroncine Tribeca e i tavoli Elliot di Pedrali abbelliscono e colorano la Piazza Vecchia di Città Alta (foto di Ottavio Tomasini)

 

Pedrali contribuisce anche all’allestimento di altri punti storici della città, incluso l’affascinante Antico Lavatoio di Città Alta, dove l’installazione Trame di Paesaggi progettata da Olos Atelier racconta la grammatica dei territori di Bergamo e Brescia, le loro storie e trasformazioni, ricreando da un lato una natura agricola e antropizzata e dall’altro un ambiente più spontaneo di boschi e canneti.

A Brescia, la paesaggista Silvia Ghirelli è responsabile degli allestimenti verdi e artistici dislocati in alcune aree del centro storico, collegati tra loro in un labirinto, simbolo di percorso e crescita, ricorrente nelle incisioni rupestri della Valcamonica, la valle che unisce Bergamo e Brescia.

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