Intorno a te la vacanza prende forma
Saint-Tropez a Cannes L’Ondine, sulla Croisette di Cannes, è ora di proprietà del marchio Saint-Tropez Vilebrequin, che ha incaricato l’interior designer Vincent Darré
Si presentano come disegni dalle proporzioni ideali. Legni, teak, cuscini morbidi per i lettini, tende in materiali naturali e vernici ecologiche. Un’armonia di colori e simmetrie. Gli ombrelloni, visti dall’alto all’alba di qualsiasi mattina estiva, delineano la spiaggia come un ambiente ordinato e calibrato, qualcosa che tende a svanire con il passare delle ore, ma che ogni giorno, all’inizio, si ricompone nella stessa maniera. È il luogo dove si apprende a scartare tutto ciò che non è fondamentale, e dove anche un semplice bagaglio a mano può apparire ingombrante. Quella linea di confine di fronte al mare ha attratto designer e architetti di grande fama fin dalla metà del ventesimo secolo. Recentemente, anche paesaggisti e esperti del mondo vegetale.
Sul prato Ficò, a Marina di Marittima, in Salento, con la sua spiaggia-prato: è uno degli stabilimenti premiati con il Best Beach
Uno degli stabilimenti premiati dal concorso Best Beach, organizzato annualmente dal portale specializzato Mondo Balneare, è Ficò, una struttura situata a Marina di Marittima, vicino a Castro, nella Puglia salentina, che ha disposto le sdraio su un particolare prato costiero composto da paspalum vaginatum, «piante che si nutrono con l’acqua salmastra dei pozzi artesiani», spiega Alberto Peschiulli, 59 anni, designer paesaggista di Lecce. È sempre lui a aver progettato, all’interno dei bagni Ficò di Marina di Marittima, un giardino giapponese, il karesansui, o giardino secco. «Una zona rocciosa con poca terra e piante autoctone in grado di resistere anche alle mareggiate invernali che provengono da nord-est con forti venti. Un giardino giapponese, così come un prato al mare, rispondono a un desiderio di armonia e riconnessione con l’ambiente».
I bagni Ficò di Marina di Marittima ospitano anche un giardino giapponese, il karesansui
Nello stabilimento salentino, piante di fico e della macchia mediterranea arricchiscono i percorsi di relax. «Abbiamo cercato di integrare le scelte ecologiche», spiega Pasquale Toma, che insieme a Luigi Montunato gestisce lo stabilimento, «evitando la plastica monouso, servendo le bevande alla spina in borracce o bicchieri biodegradabili, creando un ambiente che dai colori alle forme fosse in sintonia con il territorio a cui apparteniamo». Per realizzare ciò, si sono affidati a studi di design, architetti locali e artisti che hanno creato opere appositamente per gli ospiti dello stabilimento. Nel 2022, la spiaggia che ha ottenuto il premio Best Beach nella categoria design (quello di quest’anno verrà assegnato a settembre) è un piccolo stabilimento balneare palermitano, il Lidò nella zona di Addaura, il primo tratto di strada costiera provenendo da Mondello, il cui progetto è stato in gran parte realizzato da Sara Semilia, architetto: «Abbiamo scelto il legno, rinunciando alle strutture metalliche per le pedane sulle rocce, utilizzando vernici ecologiche, colori bianchi e blu, linee essenziali e leggere, ombrelloni piccoli che non impattano sul paesaggio e sulle atmosfere dei bagni come una volta, una versione romantica, classica e minimale delle cabine e delle attrezzature che richiamano le casette a righe portoghesi o, restando in Italia, a Viareggio della metà del Novecento».
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È importante differenziarsi. Ci sono molti esempi all’estero: in uno famoso stabilimento a Cannes, Vilebrequin ha incaricato l’interior designer Vincent Darré di creare elementi decorativi su misura per richiamare i codici che caratterizzano l’immagine del noto creatore di costumi nato a Saint-Tropez. Infatti, sono sempre più numerosi gli studi di architettura che progettano le affacciate al mare di grandi resort. Dall’Oberoi Beach Resort di Dubai realizzato dal team di Piero Lissoni, al Daios Cove Luxury Resort di Creta e all’One&Only Portonovi nella baia di Boka in Montenegro, solo per citarne alcuni.
Biodiversità a Dubai L’Oberoi Beach resort di Al Zorah, vicino a Dubai, progettato da Piero Lissoni, unisce architettura e natura: sorge in una foresta di mangrovie con una ricchissima biodiversità
Tuttavia, per quanto riguarda la nostra realtà, anche i piccoli stabilimenti sparsi lungo oltre tremila chilometri di spiaggia sabbiosa, occupati per il 42% (fonte: rapporto Legambiente 2019) da cabine, lettini e strutture per il sole e il relax, necessitano di attenzione nella progettazione. Tanto più che, secondo uno studio di Unioncamere, in Italia ci sono oltre 7.100 stabilimenti, un numero aumentato negli ultimi anni, soprattutto nel sud. «Il design oggi fa la differenza in un panorama che qui è ancora piuttosto omogeneo», afferma Alessandro Lombardini, dello studio Beach design con sede a Sant’Arcangelo di Romagna, Rimini e Bellaria. «Noi abbiamo iniziato 15 anni fa.
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Attualmente, la tendenza è quella di cercare soluzioni sostenibili, abbandonando i colori vivaci in favore delle tonalità del paesaggio, lasciando da parte i richiami esotici per tornare alle atmosfere mediterranee degli anni Cinquanta, senza rinunciare alle comodità offerte dalla tecnologia». Dalle app per le prenotazioni, agli ombrelloni con collegamenti a bar e ristoranti per il servizio in spiaggia. Tra i riconoscimenti assegnati nel 2022 da Mondo Balneare, portale che offre anche annunci su personale e attrezzature di seconda mano, come riferisce il direttore Mauro Oddone, al secondo posto nella sezione design si è classificato il Lido Spa Resort di Albissola Marina, in Liguria, e al terzo il Lido Sabbia d’oro di Scanzano Jonico in Basilicata.
In Liguria Il Lido Spa Resort di Albissola Marina in Liguria. Oltre alla spa e al wi-fi su tutta la spiaggia, è attrezzato per accogliere disabili e dispone di sedie job per facilitare l’accesso in acqua
«Ombrelloni beige, cabine private in legno bianche e azzurre, un ingresso che varia dai 10 ai 50 euro a seconda dei servizi richiesti», spiega Giovanni Siri del Lido Spa Resort. «Abbiamo intorno alla piscina alberi di ginseng e palme, e puntiamo anche sull’arte con mosaici d’autore, per gli arredi del ristorante, dai tavoli alle sedie alle lampade ci siamo affidati a Kartell. Anche se percepiamo l’incertezza del momento per le assegnazioni dei bandi, io continuo a investire».
In Sicilia Il Lidò a Lido Adduara, tra Palermo e Mondello. Con la sua spettacolare pedana lignea appoggiata sulle rocce, ha ottenuto il premio Best Beach per la sezione design
A Forte dei Marmi Il Beach Club dell’Augustus a Forte dei Marmi e le terrazze della Nave, immerse nella pineta, camminamenti terrazzati che ricordano i ponti delle navi, con cuscini a righe firmati Gallo