Vacanze, come preparare le piante alla nostra assenza

Vacanze, come preparare le piante alla nostra assenza 1

(Foto Pelargonium for Europe) 

 

Affidare la gestione della nostra piccola giungla domestica a una persona fidata o a un plant sitter, una figura professionale sempre più ricercata, rappresenta la soluzione più comoda e sicura durante le vacanze estive. Tuttavia, anche in assenza di qualcuno, è possibile mantenerne la salute ed evitare di vedere vanificati i risultati delle attenzioni dedicate durante l’anno. Come? Facendo in modo che le nostre piante siano in grado di adattarsi e cavarsela da sole.

Interflora, la società specializzata nella consegna di fiori, piante e regali a domicilio, ha redatto un elenco di suggerimenti e trucchi fai-da-te da seguire e attuare prima di partire per le ferie. Le idee spaziano dalla creazione di una riserva d’acqua ai posti migliori della casa dove collocare i vasi, fino agli attrezzi utili.

Prepararle alla separazione

Rimuovere le foglie secche, potare i rami secchi, spolverare, e procedere, se necessario, con potatura e fertilizzazione, oltre a rinvasare. Così le nostre piante saranno pronte a fronteggiare la separazione senza troppi problemi.

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Il kit per la cura del verde della linea British Bloom di Burgon & Ball, azienda britanica specializzata in attrezzi da giardinaggio dal 1730

 

Posizionarle in una zona temperata

In questo modo non subiranno caldo eccessivo. È preferibile che non siano esposte in modo diretto alla luce solare. Questo consiglio è particolarmente valido per le piante da esterno. Durante l’estate, le temperature possono essere insopportabili, specialmente per alcune specie, e la luce diretta in questo periodo è molto intensa. Trovare un’area ben illuminata ma non eccessiva – dato che non saremo presenti per intervenire in caso di necessità – è sempre la soluzione migliore.

Attenzione alla luce

Spesso si presta attenzione solo all’acqua, trascurando l’illuminazione. Questo è un errore comune, spesso dettato dall’urgenza e dalla distrazione, poiché quando partiamo tendiamo a lasciare tutto chiuso. Tuttavia, poca luce combinata a troppa acqua è la  peggior combinazione, poiché le piante rischiano di marcire. Per questo dobbiamo considerare delle soluzioni, come metterle all’esterno sul balcone, o in un angolo riparato, o lasciando le persiane leggermente aperte. Un’alternativa è utilizzare l’illuminazione artificiale per piante. L’importante è che qualsiasi cambiamento venga fatto gradualmente, in modo da abituare la pianta alla nuova situazione.

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Gople è la lampada di Artemide con tecnologia brevettata di luce RWB che supporta la crescita delle piante 

 

Proteggerle dalle correnti d’aria

<pquesto avviso è particolarmente rivolto alle piante da esterno. la maggior parte delle piante, anche quelle più robuste, non gradisce l'esposizione a correnti d'aria, che possono compromettere loro salute e durata. durante l'estate, le tempeste i temporali verificarsi frequentemente, rappresentando un serio pericolo per poiché potrebbero rompersi o rovesciarsi.

Bottiglia di plastica rovesciata

Questo è il trucco fai-da-te più noto e tradizionale per innaffiare una pianta mentre siamo in vacanza. Si prende una bottiglia di plastica e si riempie d’acqua. Con un ago da cucire riscaldato si praticano dei fori nel tappo. Dopo aver completato questa operazione, si posiziona la bottiglia capovolta nel terriccio, che verrà inumidito lentamente attraverso goccioline. L’unico svantaggio: l’acqua potrebbe uscire troppo rapidamente o il foro potrebbe otturarsi, bloccando il passaggio dell’acqua e impedendo l’irrigazione, quindi è sempre consigliabile testarlo.

Sistemi di irrigazione a cono in terracotta

In contrasto con la bottiglia di plastica, si tratta di un sistema di irrigazione “ufficiale” disponibile in commercio. Il metodo però è simile: l’acqua contenuta nei coni fluisce lentamente, irrigando la pianta in modo costante, secondo necessità. Funziona molto bene, ma è fondamentale controllare che le quantità di acqua siano adeguate.

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TapWire dello studio Lorier sfrutta il noto trucco della corda di cotone

 

Trucco della corda di cotone

Apparentemente sofisticato, in realtà è molto semplice da realizzare. Basta inserire un’estremità del filo nel terreno, e l’altra in un contenitore pieno d’acqua. In questo modo, l’acqua fluirà attraverso il filo in modo uniforme, soddisfacendo le esigenze della pianta. Anche in questo caso, è consigliabile assicurarsi che le quantità d’acqua siano sufficienti per coprire le necessità della pianta durante la nostra assenza.

Acqua complessata

Si tratta di contenitori che contengono una soluzione gelatinosa a base d’acqua, oppure in formato di perle. Per coloro che utilizzano le perle – o palline – è necessario attivarle, immergendole in acqua fino a che non raddoppiano il loro volume, e poi collocarle nel terreno. È un metodo facile da utilizzare, ideale per principianti e raccomandato soprattutto per chi prevede viaggi brevi, e si consiglia di prestare sempre attenzione alle dosi (potrebbe essere necessario utilizzare più di un contenitore o aumentare il numero delle perle). È perfetto per chi ha poche piante, e l’importante è seguire sempre le istruzioni riportate sulla confezione.

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Capri, il vaso di Tera con sistema di auto-irrigazione: una griglia, posizionata internamente sul fondo, raccoglie l’acqua e trasferisce l’umidità verso l’alto man mano che il terreno si asciuga

 

Sistema di irrigazione automatico

Questo è il sistema più costoso rispetto ai precedenti e richiede un’installazione, e soprattutto deve essere testato in anticipo. Una volta installato e fatte tutte le prove necessarie, consente di irrigare in modo uniforme e costante tutte le piante incluse nel sistema. È decisamente pratico, specialmente per chi ha molte piante e prevede di partire per un lungo periodo.

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Il nome non lascia dubbi: il City gardening set vacanze di Gardena è progettato per brevi o medie assenze da casa. È capace di fornire acqua a fino 36 piante grazie a un serbatoio d’acqua espandibile. Non richiede un collegamento idrico per il suo funzionamento

 

Fare una prova generale

Non dobbiamo improvvisare e non lasciamo tutto per l’ultimo momento. Prima di partire, è consigliabile fare una prova con almeno una settimana di anticipo rispetto alla data di partenza. In questo modo, avremo la possibilità di verificare se tutto funziona, e nel caso qualcosa non andasse come previsto, si ha sempre tempo per adottare le giuste contromisure e risolvere eventuali problematiche. Qualsiasi sistema di irrigazione, da quello più semplice a quello più avanzato, può presentare difetti o complicazioni, soprattutto se non viene utilizzato da un po’. Per evitare sorprese e partire sereni, è fondamentale prepararsi con anticipo.

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