1.200 Euro dallo Stato per Assistere un Familiare: al Via dal 2026
L’estesa attesa per il riconoscimento economico del lavoro di assistenza, realizzato quotidianamente da svariati cittadini italiani, sta volgendo al termine. Tramite la manovra finanziaria e il nuovo progetto di legge dedicato ai caregiver, presentato dalla ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli, il Governo intende introdurre un sussidio fino a 1.200 euro ogni tre mesi per coloro che assistono costantemente un familiare con seria disabilità. L’inizio della misura è programmato per il 2026, mentre a partire dal 2027 diverrà operativa grazie a uno stanziamento regolare previsto dalla legge di Bilancio.
Come sarà attuato il contributo secondo la ministra Locatelli
Il disegno di legge circoscrive in maniera precisa chi è il caregiver familiare: la persona che si occupa del consorte, del convivente, di un congiunto entro il secondo grado o, in particolari situazioni, del terzo grado.
La principale novità è l’introduzione di protezioni diversificate basate sul numero di ore di assistenza settimanale. La provvidenza economica sarà destinata soltanto ai caregiver “prevalenti”, ossia coloro che assicurano almeno 91 ore di assistenza settimanale a una persona in condizione di non autosufficienza. Naturalmente le 91 ore di assistenza settimanali dovranno essere comprovate dall’assenza di attività di lavoro presso aziende.
Per ottenere i 1.200 euro trimestrali il Caregiver dovrà possedere tre requisiti:
Isee entro 15mila euro;
assenza di impiego o attività professionale con guadagno non superiore a 3mila euro annuali;
coabitazione con la persona assistita.
La ministra Locatelli considera il risultato come “una svolta” e specifica che, inizialmente, la misura verrà finanziata con 1,15 milioni nel 2026 per l’avvio della piattaforma Inps e con 207 milioni nel 2027, somma che il Governo aspira a incrementare a 257 milioni prelevando dal Fondo disabilità. Le risorse per il 2027 sono notevolmente superiori, di conseguenza si può presumere che la nuova misura si avvierà a pieno regime gradualmente.
Le critiche: coperture insufficienti e protezioni limitate
Secondo associazioni e i partiti di opposizione, tuttavia, le risorse sono troppo modeste rispetto a una potenziale platea molto ampia. Carer e Cittadinanzattiva segnalano che i caregiver sopperiscono quotidianamente alle mancanze strutturali del sistema pubblico, generando un valore stimato tra il 2,5% e il 3% del Pil, e definiscono “limitata” la dotazione finanziaria prevista.
Per Italia Viva, tramite Davide Faraone, manca il vero passo avanti: il disegno di legge non riconosce uno status giuridico al caregiver e non contempla contributi previdenziali cumulabili.
Il Pd, con Marco Furfaro, critica invece i requisiti eccessivamente restrittivi: «Servono 91 ore settimanali, 400 ore mensili, per conseguire un sussidio vincolato a un Isee bassissimo».
Il testo giungerà in Parlamento a gennaio: lì si comprenderà se la norma potrà essere potenziata o rimarrà invariata.