Andranno in Pensione a 50 Anni: la Novità Annunciata dal Ministro Crosetto con la Leva Obbligatoria
Durante l’esame di fronte alla Commissione bicamerale Camera–Senato sul Documento di pianificazione pluriennale della Difesa 2025-2027, il ministro Guido Crosetto ha trattato uno dei temi più sensibili della riorganizzazione delle Forze armate: il futuro arruolamento, la creazione di una riserva all’avanguardia e la possibilità di introdurre un percorso di servizio di leva specifico, non vincolante per l’intera popolazione ma indirizzato solo a chi opterà per l’adesione a un nuovo schema di servizio. In questo ambito, il ministro ha valutato la possibilità di anticipare il collocamento a riposo a 50 anni per una porzione del personale maggiormente impiegato nelle operazioni.
Crosetto: “Servono più forze e una riserva selezionata”
Il ministro ha esposto che l’Italia necessita di incrementare la sua capacità operativa. Per ottenere ciò, è necessario un arruolamento più esteso, coinvolgendo sia coloro che desiderano intraprendere una carriera militare, sia coloro che, con capacità tecniche, possono dare il loro contributo come riservisti.
Crosetto ha precisato che non si è discusso di una coscrizione forzata per tutti, ma di un percorso di “servizio di leva aggiornato” indirizzato a coloro che sceglieranno di sottoscrivere un canale volontario utile a costituire una riserva pronta all’impiego in caso di necessità. L’obbligatorietà – secondo quanto si evince – non risiede nell’adesione ma nel continuare il percorso e nel fornire la disponibilità una volta che si è integrati nel sistema.
Secondo il ministro, tale riserva dovrà includere anche figure tecniche e civili specializzate, oltre ai militari operativi.
Anticipo della pensione a 50 anni: un incentivo e una necessità
Durante l’esame, Crosetto ha affrontato anche la questione delle carriere e delle aspettative per chi presta servizio in reparti con forte presenza internazionale.
Il ministro ha illustrato che per alcune unità fortemente coinvolte nelle missioni all’estero potrebbe rendersi necessario prevedere un pensionamento a 50 anni.
Tale decisione avrebbe due scopi:
- stimolare l’ingresso nelle unità più esposte, grazie a un percorso economico e professionale più interessante;
- consentire il rinnovamento generazionale, poiché chi ha operato a lungo in contesti complessi spesso non è più riqualificabile in incarichi differenti all’interno delle Forze armate.
Nuove regole per un nuovo modello di difesa
Crosetto ha ribadito che sarà necessaria una legge condivisa in Parlamento, poiché le normative attuali non permettono di edificare una riserva all’avanguardia né di gestire carriere e pensionamenti in modo compatibile con il nuovo modello.
La discussione inizierà da gennaio, con un programma accelerato richiesto dal ministro.