Detassazione 5% in Busta Paga: il Centro-Destra Boccia i Redditi fino a 35.000 Euro
Il confronto sulla decontribuzione degli incrementi salariali si fa sempre più arduo. Persino la versione rivista dell’emendamento di Fratelli d’Italia alla legge di Stabilità è stata giudicata inammissibile, malgrado la rimodulazione del testo avvenuta dopo il primo blocco.
Lo scopo della proposta, sottoscritta da Paola Mancini, era allargare il numero dei beneficiari, estendendo la tassazione agevolata non solo ai rinnovi degli accordi collettivi del 2025 e 2026 – già contemplati dalla Manovra – ma pure a quelli firmati nel 2024, includendo così molti settori che hanno concluso i contratti nell’anno trascorso. Inoltre, è stata respinta la mozione che innalzava la soglia di accesso fino a 35.000 euro di guadagno.
Stima dei costi a 90 milioni, ma mancano fondi adeguati
La nuova stesura dell’emendamento valutava in 90 milioni di euro il costo dell’operazione, da finanziare prelevando dal cosiddetto “bottino” della manovra. Ma la Commissione Bilancio ha reputato nuovamente insufficienti le garanzie finanziarie.
Il primo testo era stato respinto proprio per l’assenza totale di coperture; il secondo, benché indicasse la somma necessaria, è stato ritenuto comunque insostenibile dal punto di vista economico. Da ciò la nuova inammissibilità.
L’offerta: estendere la decontribuzione anche ai redditi fino a 35mila euro
L’emendamento puntava inoltre a far crescere la quantità dei destinatari, introducendo un’imposta sostitutiva del 5% anche per coloro che incassano redditi compresi tra 28.000 e 35.000 euro. Un cambiamento che rispondeva alle richieste delle parti sociali, in particolare nei comparti industriali dove il numero di persone con redditi oltre i 28mila euro è molto ampio.
Adesso l’unica strada è il maxi-emendamento del Governo
Con la doppia bocciatura, la possibilità di estendere la decontribuzione tramite il Parlamento sembra irrevocabilmente terminata. A questo punto, illustrano fonti tecniche, solo un maxi-emendamento del Governo – prima di Natale – potrebbe riaprire il panorama.
Ma per attuarlo serve un passo fondamentale: individuare le risorse necessarie a coprire l’intervento, già reputato dispendioso nella sua forma più ristretta.
Una contesa ancora aperta
Senza una mossa dell’Esecutivo, la decontribuzione resterà limitata alla platea attuale (redditi fino a 28.000 euro), escludendo molti lavoratori – specialmente quelli dei contratti rinnovati nel 2024 (come il Commercio, Turismo e l’Artigianato) – e fomentando malumori con sindacati e aziende che sollecitano un’estensione immediata.