Statali: nel Decreto Anticipi 73 Milioni per pagare Arretrati, Straordinari e rinnovo CCNL

Statali: nel Decreto Anticipi 73 Milioni per pagare Arretrati, Straordinari e rinnovo CCNL 1

Un incontro atteso da settimane, un dialogo diretto con i ministri più coinvolti e, finalmente, alcune decisioni che avranno un effetto immediato sui cedolini paga dei dipendenti pubblici, in particolare per Militari e Polizia.

Il 9 dicembre, presso Palazzo Chigi, i sindacati del settore sicurezza e difesa e il Governo si sono riuniti per discutere di stipendi, straordinari arretrati, condizioni lavorative e prospettive future. Dal vertice sono emerse risposte concrete e impegni per il futuro.

Motivi per cui era necessario un confronto con Militari e Polizia

Da mesi, il personale in uniforme si trova ad affrontare una situazione complicata e la 2026 che li ha esclusi dalla pensione anticipata ha aggravato le circostanze.

In questo clima di attesa e tensione, l’incontro del 9 dicembre ha assunto un’importanza cruciale, diventando l’opportunità per richiedere risposte chiare e tempestive al Governo.

Militari, Carabinieri, Polizia: liberati 73 milioni

Il provvedimento più immediato è stato l’assegnazione di 73,3 milioni di euro tramite un emendamento al decreto Anticipi. Questa somma sarà utilizzata per corrispondere un semestre di straordinari arretrati.

La suddivisione dei fondi è già stata stabilita:

  • alla Polizia di Stato vanno 29,28 milioni,
  • per i Carabinieri ci sono 18,3 milioni,
  • ai Vigili del Fuoco saranno destinati 12,3 milioni,
  • alla Guardia di Finanza spettano 10,98 milioni,
  • alla Polizia Penitenziaria andranno 2,44 milioni.

In aggiunta, per la Penitenziaria il Governo ha confermato che il piano di interventi sulle carceri sarà completato entro il 2027, migliorando le condizioni lavorative.

Altri aspetti: rinnovo di contratto e previdenza complementare

<pdurante l'incontro si è discusso anche del rinnovo contrattuale 2025/27. Il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha garantito che la trattativa inizierà a gennaio, dato che le risorse sono già state allocate con la precedente manovra. Rimane da concludere solo l’iter tecnico riguardante la rappresentatività della Polizia.

Il potenziamento del fondo di previdenza complementare, invece, richiederà più tempo. Tuttavia, l’uscita dell’Italia dalla procedura UE per disavanzi eccessivi prevista nel 2026 potrebbe offrire opportunità finanziarie più ampie.

Infine, notizie poco incoraggianti sul fronte della pensione. Nell’attuale manovra non ci sono spazi per rivedere l’aumento di tre mesi dei requisiti pensionistici, che ha suscitato notevole malcontento tra i sindacati. Gli “segnalati” rimangono sul tavolo e la decisione finale arriverà la prossima settimana.

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