Omicidio di Trieste, Granieri non si è difeso: indagini sull’uomo entrato in casa prima del delitto

Omicidio di Trieste, Granieri non si è difeso: indagini sull’uomo entrato in casa prima del delitto 1

L’autopsia e i rilievi iniziali confermano che non ha avuto il tempo di difendersi. L’ex gioielliere, di 73 anni, è stato assassinato con un alla nuca, sparato da una . Sul corpo non sono stati trovati di lotta: solo i fori d’ingresso e d’uscita del proiettile, con quest’ultimo posizionato all’altezza della tempia.

La scoperta del cadavere

A trovare il corpo, giovedì pomeriggio, è stato un amico che, non riuscendo a mettersi in contatto con lui, si è recato all’appartamento di via Felice Machlig. Granieri, di corporatura esile e non più giovane, è stato rinvenuto disteso a terra in una pozza di sangue.

Il dettaglio delle pantofole e degli abiti da casa

Un particolare guida gli investigatori: la vittima indossava pantofole e abiti da casa. Un elemento che suggerisce un incontro volontario, piuttosto che un rientro imprevisto con l’assassino già presente nell’abitazione. Resta da chiarire il motivo della visita: una discussione su affari, un debito, o un tentativo di impossessarsi del denaro e dei beni preziosi custoditi in casa.

Il mistero del cellulare

La Squadra mobile, sotto la direzione del pm Andrea La Ganga, sta esaminando i contatti telefonici della vittima e le immagini delle telecamere presenti nell’appartamento, dispositivi non professionali collegati al cellulare. Proprio il telefono rappresenta un punto ancora poco chiaro: non è stato accertato se sia stato recuperato o se sia scomparso insieme all’assassino. Procura e Questura mantengono il massimo riserbo e non hanno rilasciato comunicazioni ufficiali riguardo al delitto.

Contrabbandiere, strozzino e No Vax

Granieri era conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti legati al contrabbando di sigarette e all’attività finanziaria illegale. Negli ultimi anni si era distinto anche per la sua partecipazione attiva alle manifestazioni No Green Pass, dove sfilava con fischietti, cartelli e un abbigliamento vistoso, esprimendo apertamente la sua alle misure anti-Covid e alla campagna vaccinale. Le sue posizioni complottiste erano evidenti anche sui social: su Facebook utilizzava simboli riconducibili all’area No Vax e pubblicava post carichi di sfiducia verso la politica e le istituzioni.

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