Microarchitetture e nuove capanne, è il Festival des cabanes di Villa Medici

Microarchitetture e nuove capanne, è il Festival des cabanes di Villa Medici 1

Cabane La timidité des cimes di Atelier Poem

 

 

La “capanna”, concepita come archetipo dello spazio abitativo, rappresenta il luogo primordiale dell’essere umano, testimone delle prime forme di convivialità e di scambi di storie e idee, ha sempre rappresentato una sfida per architetti e designer. È sufficiente ricordare il celebre Le Cabanon di Le Corbusier, realizzato secondo misure antropocentriche. La celebrazione di questa dimensione umana e poetica è al centro della seconda edizione del , che si svolge fino al 1° ottobre nella storica cornice di , situata nel cuore di e sede, dal 1803, dell’Accademia di Francia a Roma. Quest’anno, architetti, artisti e ricercatori prenderanno possesso dei giardini storici del sito, che si estendono su sette ettari e conservano in gran parte l’aspetto originale progettato da Ferdinando de’ Medici alla fine del XVI secolo.

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Cabinet de lecture di Orizzontale

 

Durante l’estate, il pubblico sarà invitato a riflettere sul concetto di “capanna”, attraverso sette installazioni che, per quattro mesi, abbelliranno il cuore dei giardini, invitando tutti a ripensare la questione dell’abitazione modulare e sostenibile e il nostro legame con la natura.

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Cabane Batouto di ArchiSculpteurs

 

Le strutture sono in parte realizzate con materiali riciclati e sempre nell’ambito di un approccio eco-responsabile, con progetti strettamente connessi al patrimonio storico di Villa Medici, ma comunque attenti alle questioni architettoniche e ambientali contemporanee. All’ingresso del giardino, i visitatori sono accolti da La timidité des cimes, l’opera di Atelier Poem, un omaggio al bosco sacro, che funge da luogo di transizione e conduce il visitatore in un’esperienza sensoriale che ricorda una passeggiata all’ombra delle fronde.

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Cabane Parasol Tree House di Aterlier Craft

 

Questa installazione rappresenta una porzione di bosco in cui le cime degli alberi non si toccano, come per timidezza, ma formano un mosaico, con geometrie che richiamano la modularità dei giardini rinascimentali di Villa Medici. La capanna Batouto, progettata dal collettivo ArchiSculpteurs, formato dall’architetto Julien Fajardo e dallo scultore Vincent Brédif, è un tributo al nomadismo e all’eleganza che permea il nostro modo di abitare il mondo. Le assi in abete rosso creano un groviglio nel bosco, il nascondiglio dove ci si rifugiava da bambini per osservare la vita intorno a noi.

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Installazione Tutto Sesto di Aurel Design Urbain

 

 

Al centro di questa forma irregolare, un percorso di passerelle porta a un punto di osservazione elevato, che consente di distaccarsi dal proprio rifugio e ampliare la vista su Roma e su Villa Medici. Atelier Craft ha creato la Parasol Tree House, un albero meccanico che invita a riflettere sul ciclo della vita e sulle proporzioni del paesaggio, grazie a una chioma artificiale che offre aree ombreggiate al pubblico e una struttura a imbuto che raccoglie l’acqua piovana e la redistribuisce gradualmente nell’ambiente circostante durante i periodi di siccità.

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Installazione Vivere Pontis di Offset

 

Alcune installazioni si trasformano in veri e propri elementi strutturali di connessione e separazione nei giardini, come Tutto Sesto di Aurel Design Urbain, una struttura curvilinea, ispirata alle forme delle modanature dell’architettura rinascimentale, che definisce il percorso dei visitatori e li invita a sedersi per godersi un momento di relax all’ombra dei grandi pini, o la passerella Vivere Pontis di Offset, che unisce due piazze adiacenti offrendo ai visitatori una nuova visione del paesaggio, attraverso una salita a ritmi variabili.

Awa è la capanna di Nelson Wilmotte Architectes, una mini-architettura di otto metri quadrati dotata di tutti i comfort e composta da camera da letto, cucina e bagno. Il design è ispirato alle linee essenziali delle costruzioni tradizionali giapponesi e la sua collocazione, arroccata nel cuore dell’aranceto, offre una vista panoramica sui campanili di Roma. Infine, il collettivo romano Orizzontale ha progettato il Cabinet de lecture, una sala di lettura situata sulla soglia della villa e concepita come una terrazza sospesa che invita i visitatori a cambiare prospettiva salendo un gradino, e la Librairie 7L, una libreria con una selezione di libri di pregio che mette in evidenza l’interazione tra architettura e natura, esplorando il lavoro di architetti, artisti, fotografi e filosofi.

Il momento culminante della stagione sarà la Nuit des di martedì 27 giugno, un grande evento festivo e artistico che offrirà l’occasione di riflettere sulle relazioni che si intrecciano nell’habitat comune del giardino e per rielaborare storie partendo dalla dimensione poetica della capanna attraverso letture, spettacoli, mostre e proiezioni cinematografiche.

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